Recensione 21022 Lincoln Memorial

(NB scusate la qualità delle foto molto inferiore al solito ma non ho ancora imparato a fotografare i lego bianchi :P)

Salve a tutti!
Quest'oggi vi presento un set nuovissimo, per la serie Architecture, il Lincoln Memorial! E' una recensione in anteprima essendo questo un modello del 2015 che ancora non si trova negli scaffali (fisici o virtuali che sia). Che incredibili chicche vi offre il vostro nicky! :P

Trattasi di un grande monumento sito a Washington DC, eretto nel 1922 per onorare l'omonimo presidente degli stati uniti. Ormai sono diventato un grande esperto di Lincoln e anche voi potete diventarlo con questo set, visto che, come di consueto per la linea Architecture, il libretto delle istruzioni contiene diverse pagine di informazioni storiche dedicate al soggetto.
Questo libretto in particolare si apre con una splendida immagine a colori del Memorial illuminato sullo sfondo di un tramonto (o alba?). Davvero un'ottimo inizio!

Seguono poi diverse pagine di informazioni storiche e, poco prima delle istruzioni, una breve guida all'uso del brick separator incluso nella confezione:

Non ricordo di averne mai viste. (comunque ora la mia collezione di brick separator deve aver superato la decina di elementi). Il codice QR, se siete curiosi, rimanda a questa pagina.

Ad ogni modo, all'interno della scatola troviamo tre sacchettini di pezzi, spiccano ovviamente il bianco e il nero, con una lieve spruzzatina di verde e tracce di grigio e di un altro colore inusuale, che non avendo sottomano l'inventario, posso solo ipotizzare si tratti di Sand Yellow.

La cosa bella e' che un intero sacchettino e' dedicato a un singolo elemento, il bellissimo 85861 round plate 1x1 with hole through. Ce ne sono tipo una cinquantina!!

Trattasi di un elemento molto particolare, simile ai normali plate 1x1 ma completamente forato. Questo lo rende di gran lunga piu' utile dal momento che il forellino permette tutta una serie di agganci altrimenti impossibili, ecco alcuni esempi:




Il buon Tim "caperberry" Johnson, autore del blog New Elementary (da cui sono scopiazzate tratte le foto qui sopra), ha accidentalmente battezzato il pezzo "Apollo Stud", e ha scritto un bellissimo articolo a riguardo che potete trovare qui.

Vi si legge tra l'altro che il pezzo, introdotto nel 2009 per la linea Lego Games, non è piu' apparso poiche' la Lego voleva limitarne l'uso al minimo o addirittura escluderlo dal System. Il motivo parrebbe essere che lo stud bucato non permette la presenza del logo "Lego" che invece c'e' in quasi ogni altro pezzo. Per la gioia degli afol, sembra che le correnti siano cambiate e nel 2014 l'anellino ha inizato ad apparire in prodotti regolari e questo set, con la sua carrettata di Apollo stud, e' la prova definitiva.

Ma bando a queste storie, veniamo al contenuto delle buste: si tratta quasi unicamente di pezzi standard, con plate 2xX che fanno da padrona, ma c'e' spazio per qualche pezzo interessante:

Spiccano subito i "corner wall element 2x2", i muretti ad angolo che personalmente non avevo mai visto, ma che, scopro, risalgono al 2010 e sono apparsi in una quindicina di set in tutto. Si trovano poi dei pannellini simili ma 1x1, molto piu' comuni, bastoncini x3 in bianco (le famose "lightsaber", anche di questi ce n'e' a tonnellate), una "microfig" bianca senza decorazioni che sara' utilissima come elemento decorativo per gli afol, svariati tile in sand green (almeno credo), e le quattro tile in sand yellow di cui parlavo pocanzi.

Ed ecco l'inizio della costruzione:

Si parte con il perimetro esterno, che include la tile stampata col nome dell'opera, elemento distintivo di tutti gli architecture. Si piazza poi l'"erba" intorno all'edificio grazie a delle tile che saranno parzialmente coperte. Si inizia anche con la colonnata, piazzando i primi 874mila stud e relativi bastoncini:

Si nota tra l'altro un piccolo accenno di "scalinata", molto abbozzata e che non rende giustizia alla lunga entrata dell'edificio reale.
Quanto alle colonne, ho avuto agio di imparare che l'architetto Henry Bacon, grande appassionato di architettura greca, si ispiro' proprio agli antichi templi ellenici per la sua opera, con tanto di colonne doriche e robe del genere che mi hanno riportato alla mente dalle nebbie del passato tutte le ore sprecate a Storia dell'Arte al liceo.
Per la resa in lego ci si sarebbe potuti aspettare una soluzione piu' semplice usando le vecchie antenne con la base (3957), con ogni probabilita' la scelta degli apollo+lightsaber e' dovuta a questioni di proporzioni, evidentemente con l'antenna le colonne venivano troppo alte.

Col possimo step si conclude la pavimentazione, si notano ulteriori 453mila stud anche all'interno, e la base dove verra' fissata la statua di Lincoln seduto in poltrona, che si costruisce subito dopo:

Non e' che sia molto convincente come statua, ma d'altra parte a questa scala probabilmente era impossibile fare di meglio. Da notare che nella statua ci sono altri due o tre apollo stud, pare che abbiano voluto infilarli ovunque anche dove non serviva! In realta', avranno voluto evitare confusione che sarebbe scaturita dall'inclusione di entrambi i tipi di stud (bucato e non), e quindi hanno fatto tutto bucato.
Quanto a Lincoln stesso, la somiglianza e' impressionante:

Identico.

Colgo l'occasione per mostrarvi come, sparsi nelle pagine delle istruzioni, vi siano dei piccoli riquadri con delle curiosità sull'opera architettonica:

Ad ogni modo, finita la statua si prosegue con tutto il muro e le colonne interne (non bastavano quelle fuori):

e successivamente si costruisce il tetto, che e' formato da, indovina indovinello, un altro miliardo di apollo stud!!

Ebbene si, anche qui trova posto questo pezzettino e anche qui il suo buco non viene sfruttato come si deve (ahahah ehm), visto che viene coperto da dei tile per ottenere un gradevole effetto di rilievo:

Si monta poi la parte superiore del tetto che include una specie di vetrata che, come si intuisce dalle foto online, esiste anche nella realta'. Questa parte superiore e' solamente appoggiata al resto della struttura, e si puo' rimuovere per ammirare l'interno:

Ed ecco la foto completa, solo ora mi sono accorto che non avevo messo la statua dentro (facepalm).

Conclusioni

Bene che dire dunque di questo modello? Una volta montato, fa di certo la sua bella figura, le colonne salvano la forma altrimenti sicuramente troppo squadrata, anche se rendono il modello un po' delicato da maneggiare: essendo ancorate solo sotto infatti, basta una leggera pressione quando lo si prende in mano per piegarle verso l'interno. Ma decisamente questo e' un modello da display, non certo destinato al gioco, quindi va bene.
Non so, e' carino ma di certo non cattura l'occhio come il Big Ben o la torre Eiffel o di Pisa. Ad ogni modo vi sconsiglio di dare peso alla mia opinione in fatto di architecture perche' a me questa linea non dice nulla :)

VOTI:
Pezzi: 3.5/5 Si salva quasi solo per gli Apollo, il resto ce l'avete gia' in casa.
Minifigure: 3/5 Se vogliamo considerare le microfig, quelle in tinta unita sono molto ricercate come elemento decorativo.
Costruzione: 2/5 Niente di nuovo o esaltante. Ripetitive (ma non in modo pesante) le colonne.
Modello: 4/5 Fa la sua figura
Giocabilita: 0/5 Davvero non c'e' nulla da farci una volta montato, a meno che non possediate una minifig di Linconl allora e' 5/5 :P

Saluti e alla prossima!

Recensione 42022 Hot Rod

Buongiorno ragassuoli! Oggi tanto per cambiare vi presento la mia prima recensione di un set technic! Magari puo' interessare a chi di voi non ha mai trattato questo goloso ed atipico tema! Trattasi della 42022, che ho acchiappato alla discreta cifra di € 21.59. Di listino verrebbe € 29.99, per un PPC di 7.24 €cent. Molto basso, ma si sa che per i technic il conto e' un po' fuorviante vista la notevole quantita' di pezzettini piccoli (i pin): dei 414 pezzi di questo set, infatti, oltre cento sono pin.

Vediamo subito cosa troviamo nella scatola:

I set technic hanno un range di pezzi abbastanza ridotto e schematizzato ( cosa che mi piace molto: pochi pezzi generici riutilizzati in mille modi ), per cui solitamente non ci sono moltissime sorprese. In questo caso pero' ne abbiamo diverse: prima di tutto, fa il suo trionfale ingresso nel mondo Technic il colore Medium Blue (OOOOHHH)! Onestamente sono un po' dubbioso di questa scelta: da un lato avere colori nuovi e' sempre un vantaggio, dall'altro i technic hanno sempre avuto una palette ristretta: principalmente rosso, giallo, blue e poco altro, puntanto piu' sui meccanismi che sull'estetica. Comunque, abbiamo due beam piegati e 4 pannelli, di cui due sono quelli di dimensioni piu' grandi.
Abbiamo poi delle nuove ruote, fresche di quest'anno che appaiono solo in altri due set technic, con un bel motivo fuoristrada, anche se restano abbastanza lisce.
Anche i secchi sono nuovi e anch'essi compaiono solo in due set abbastanza oscuri, in un Minecraft e nel Research Institute. Qui ne troviamo ben sei, possiamo fare scorta di questo pezzetto che sicuramente tornera' utile in mille occasioni (tipo come scarico di qualche astronave microscale!)

Iniziamo a costruire:

Il libretto presenta un gradevole sfondo blu uniforme e i canonici riquadri con i pezzi in scala 1:1 per controllare la corretta dimensione. Sappiate che se li usate siete automaticamente delle schiappe e che il vero costruttore technic riconosce le lunghezze ad occhi chiusi solo tastando i pezzi (si dice che i migliori ci riescano anche solo leccandoli).

Ecco le prime fasi della costruzione, gia' si vede dalle dimensioni che stiamo parlando di un veicolo non proprio piccolissimo. Si notano gia' due meccanismi: il primo e' un'asse che trasmette potenza per la lunghezza del mezzo e un'altro collegato alla ruota. Intuitivamente il secondo sara' collegato ai pistoni del motore, mentre il primo devo essere onesto, non avevo la minima idea di cosa fosse, arrivato qui. Lo sterzo mi sembrava strano, era posizionato un po' troppo corto (non avevo capito neanche da che parte fosse il davanti, onestamente). Voi avete capito di che si tratta?

Andando avanti, si aggiunge un altro pezzo al meccanismo ignoto, si vede che ora e' collegato a una levetta sul fianco del veicolo. Sempre piu' misterioso! A questo punto ero all'apice della curiosita' e quasi non stavo nella pelle (non e' vero).
Ma ecco che negli step successivi il mistero di chiarisce:

Si tratta proprio dello sterzo! c'e' un meccanismo molto particolare: tramite l'asse posteriore si comanda l'ingranaggio che agisce poi sulla levetta, la quale tira una barra attaccata a una delle due parti mobili dello sterzo. Ingegnoso, non mi pare di aver mai incontrato questo sistema di strerzo nei Technic. (Tra l'altro mi domando quante infinite varianti di sterzo si sono inventati nel corso degli anni).
Dopo lo sterzo e' la volta del blocco motore:

Ecco la meta' del blocco e l'albero a camme con i sei pistoncini. Dopo averlo infilato con attenzione, si puo' inserire l'altra meta' del blocco che chiude il tutto:

Ruotando l'asse nero sul davanti i pistoncini vanno su e giu! Questo meccanismo in generale mi ha un po' stufato nel senso che compare invariato in praticamente ogni set technic di dimensione media o superiore. Infatti possiedo non meno di una ventina di quei blocchetti porta-pistone che sono peraltro scarsamente riutilizzabili. D'altra parte finche' continuano a fare solo automobili non e' che si possa inventarsi cose nuove. Ad ogni modo devo dire che montarlo e azionarlo da sempre una sensazione di piacere.
Ed eccolo montato:

Si vedono peraltro gia' i sedili, i fari posteriori etc, insomma il modello inizia a riconoscersi.
Andando avanti con la costruzione, arriva un'altra sorpresa. Attaccando i pannelli posteriori si scopre la presenza di un altro meccanismo: un sistema di decapottamento (non so se e' il termine corretto) davvero sfizioso. Ecco come appare di norma, chiuso:

Agendo invece sulla rotellina che si intravede alla base della cabina, si fa leva sul posteriore che si alza, il tettuccio gira e gli va sotto, per poi essere ricoperto dai pannelli posteriori che tornano in posizione.

Visto che spiegare un movimento del genere e' difficile, come ho appena dimostrato, ho rubato questa gif da un sito a caso che dimostra il sistema in azione:

Bello no?

Fatto cio', siamo alla fine, attacchiamo le ruote ed ecco la macchinetta finita:

Notare gli stickers, con fiamme e teschi da veri duri!

Conclusioni

Per concludere, ho trovato questo set un po' difficoltoso da giudicare: ero partito gia' con l'idea di bocciarlo per una serie di motivi, poi questi motivi si sono rivelati del tutto infondati ma ne sono sopraggiunti altri.

Inizialmente ero convinto che si trattasse di un set "poco technic" per due motivi: primo e' che mi sembrava avesse poche funzioni, giusto lo sterzo e il motore (il minimo indispensabile) e secondo mi pareva un set troppo impegnato sul lato estetico: la griglia anteriore e i fari fatti con lego system, i tubi di scappamento, etc. Insomma va bene l'estetica ma la gente che ama i technic vuole le funzionalità (almeno, io le preferisco).

Invece le funzionalità ci sono: lo sterzo e' una nuova variante piu' complessa e c'e' anche il meccanismo di scapottamento che non avevo neanche notato (nonostante fosse chiaramente indicato sul davanti della scatola, sono proprio un fessacchiotto), e invece l'estetica mi ha un po' deluso: il modello mi ha dato l'idea di essere poco rifinito. Ad esempio sul davanti, sotto al motore e agli scarichi c'e' un sacco di spazio vuoto, ci si puo' mettere agevolmente il dito:

Anche la parte frontale del "parabrezza" presenta un'asse grigio piuttosto spoglio.
Insomma se vi piace il genere Hot Rod, sicuramente e' il set che fa per voi, altrimenti forse ce ne sono di piu' significativi.
Quanto al modello B, non l'ho montato per cui non vi so dire :)

VOTI:
Pezzi: 3.5/5 per un tecnic non c'e' male, nuove ruote e nuovi colori.
Minifigure: NA sigh, torneranno mai le "macrofig" technic? possiamo solo sperare :)
Costruzione: 4/5 abbastanza standard ma tutt'altro che spiacevole.
Modello: 3/5 Non mi convince del tutto l'estetica.
Giocabilita: 4/5 Niente male le tre funzionalità: sterzo, motore e scapottamento


Grazie alla prossima! :)

Recensione 70160 Riverside Raid

Finalmente sono riuscito a mettere le mani su un set Ultra Agents! Da quando ho visto le prime foto di questo tema, l'ho desiderato tantissimo. Tra l'altro ricordo che a Borgoricco erano presenti un paio di set, in larga anteprima, a prezzi di listino.. ero tentatissimo ma poi ho lasciato stare, e me ne sono pentito amaramente. Avrei potuto fare la prima recensione in anteprima del Lego Forum :P

Cmq si tratta di uno dei set piu' piccoli del tema, il 70160 Riverside Raid.


Si tratta di un piccolo set da 9.99 € per 11.35 cent al pezzo, non proprio economico!
Il set non contiene nessun pezzo o colore esclusivo, per cui vi mostro solo una manciata delle parti piu' carine:

Come si vede il set include due delle "nuove pistoline che sparano davvero" (TM), per le quali ho un'opinione contrastante. Da un lato sono capolavori di ingegneria: non hanno nessuna molla eppure il meccanismo della levetta fa saltare lo stud a un'ottima distanza e anche con una certa precisione. Dall'altro sono un po' piccoli da maneggiare e l'estetica e' poco rappresentativa.. che tipo di arma dovrebbe essere? In mano alle minifig sembra un enorme obice cilindrico.

Passiamo alla costruzione! Il set racconta la storia dell'agente Max Burns impegnato nel tentativo di recuperare dei cristalli/acidi/round 1x1 bricks dalle mani del cattivo di turno, Adam Acid. Per far cio' si avvale di un mezzo stile fuoristrada la cui parte superiore si puo' staccare per diventare una barca. Ganzo eh?

La costruzione parte proprio dalla barca, ecco le prime fasi con le istruzioni:

Si avanza rifinendo il retro:

Vedete quel brick bianco con la maniglia incastrato li sotto? Vi siete chiesti come me "a che diavolo serve?" Bene, perche' si tratta dell'inizio di una tecnica davvero sopraffina che e' l'highlight di questa costruzione e mi ha lasciato davvero sorpreso ed emozionato, un po' tutto sudato anche. Infatti guardate un po' come e' usata:

Prima si attacca una clip con la lucina azzurra in posizione verticale. Gia' qui mi sono detto "bello!", ma la vera chicca arriva dopo! Si mette un'altra clip speculare e si abbraccia tutto con la curva nera vista in precedenza:

E poi bam, nel pertugio rimasto si attacca il braccetto nero che tiene il manubrio! Ingegnosissimo. Cosi' non solo si nasconde l'attacco, ma e' anche basculante e quindi regolabile.

Ed ecco la barca completa:

Poi si costruisce la base, un semplice plate 2x6 con un po' di dettagli, tra cui il muso aggressivo. Notevole il gancio con lo spaghetto posteriore. Servira' a raccattare la barca finita la missione?

I due pezzi separati:

E poi il mezzo completo:

Sono presenti due clip che permettono di attaccare i due cannoni:

Sono incluse due minifig, vediamole in dettaglio:

L'agente Max e' molto carino, l'espressione e' un po' particolare, a meta' tra il divertito e lo stupito. Il vestito, giacca e cravatta un po' sfatta, col tagliandino appeso, e' ben fatta e facilmente riutilizzabile, sembra nata per entrare in qualche moc di uffici lavorativi.

Adam Acid e' veramente un bel cattivo! Presenta un maglioncino con cappuccio e ha una dettagliata stampa di una bandoliera con delle non meglio precisate bombe artigianali di acido. Acido col quale evidentemente gli piace giocare, visto che ha meta' del corpo corrosa! La testa trasparente, mezza scarnificata completa il personaggio, secondo me perfettamente riuscito. Il tema dell'acido deve essere importante in questa onda di set, perche' anche il 70163 presenta due personaggi simili, Detox e Toxikita, altrettanto originali e ben curati! UPDATE: sono andato a leggermi la descrizione del set, effettivamente e' riportato che Adam e' lo scagnozzo di Toxikita e Max e' il "rookie" degli ultra agenti (scarsone!).
Ecco il retro, stampato per entrambi, in cui si vede in particolare il cappuccio di Adam:
Ed infine l'altra espressione di Max e la testa nuda di Adam (che ha una sola espressione ovviamente)

Ed ecco la foto del set completo:

Come si nota sono incluse anche due casse con dentro il piroletto oggetto della missione. Sono molto semplici ma e' notevole come funzioni bene il tocco "hi tech" del plate blu trasparente.

In conclusione, il set mi e' piaciuto molto. Il mezzo e' gradevole da vedere, il processo di montaggio, seppur corto, riserva una bella sorpresa, e in generale il tema "agenti segreti contro fattoni inaciditi" mi sembra intrigante. Consigliato!

VOTI
Pezzi: 2.5/5 niente da segnalare, a parte un po' di blu trasparente.
Minifigure 4/5 entrambe belle, il cattivo in particolare e' molto originale e convincente.
Costruzione 4.5/5 fermo restando che si parla di un modello da 10 euro, la tecnica di collegamento del volante appaga.
Modello 4/5 Nel suo piccolo la macchinina e' graziosa, e i bidoni fanno un buon contorno.
Giocabilita 4.5/5 La separabilita' e le pistoline, oltre ai due contenitori, rendono il set molto giocabile.